Municipio

Casa comunale

Municipio

Descrizione

Il racconto della storia che riguarda Reino, è stato oggetto di interesse da parte di eminenti storici tra i quali: Meomartini, Rotili, Mariani... né vanno taciuti i frutti di ricerche universitarie, o il puro e semplice desiderio di indagine di studiosi locali come V. Scocca, N. Calzone, e Fernando G. Miele il quale si è interessato in particolare alle vicende ereditarie dei feudatari “Di Somma”.

Le prime testimonianze sull’abitato sono di tipo archeologico ed epigrafico, e testimoniano origini sannite e romane. Il paese si trova su uno dei principali percorsi dell’antica transumanza, il Tratturo Pescasseroli-Candela e, pertanto, sin da tempi antichissimi la zona era conosciuta dai Sanniti che vi si stabiliscono almeno dal VI-V secolo a.C.

Era questo il territorio dei Campi Taurasini, zona di confine fra i Sanniti Pentri e gli Irpini, teatro della Guerra fra Sanniti e Romani che qui si scontrarono nel 314 a.C. nella battaglia di Cenna descritta da Tito Livio e Diodoro Siculo; quest’ultimo specifica che essa avvenne “presso la città di Cenna”, l’attuale Zenna nel comune di San Marco dei Cavoti, subito oltre Campomaggiore di Reino, dove posero l’accampamento i due Consoli Caio Sulspicio Longo e Marco Petelio Libone.

Subito dopo la zona fu conquistata da Scipione Barbato (298 a.C.) e l’anno dopo sottoposta a devastazione per 5 mesi dai Consoli Quinto Fabio Massimo e Publio Decio Mure per creare una zona di divisione fisica fra le tribù dei Pentri e degli Irpini e renderne difficoltose le alleanze.

Un secolo dopo (181-180 a.C.) in quelle stesse terre i Romani deportarono i Liguri Apuani interponendo addirittura una etnia diversa fra le temibili tribù sannite. Nacque così la Repubblica dei Liguri Bebiani, il cui centro amministrativo fu costruito a soli tre chilometri da Reino in località Macchia, oggi territorio di Circello. I Liguri, (47.000 famiglie secondo Tito livio) si espansero in tutta la zona degli antichi Campi dei Taurasini e tornarono a coltivarla.
 


La zona continuò ad essere abitata anche in epoca Imperiale come testimoniano i ritrovamenti di resti di Ville rustiche, di una Mansio e varie epigrafi.

Probabilmente per la nascita di un vero e proprio nucleo urbano bisogna arrivare all’epoca Longobarda, come ritiene lo storico Alfonso Meomartini, quando la vita si aggregò intorno alla Chiesa di Santa Maria in Gruttis e al Palazzo dei Benedettini sofiani.

Sappiamo infatti dalla Leggenda di San Vitaliano, vescovo di Capua, che un anonimo uomo malato “de castello Regino” sarebbe stato miracolato dal Santo nel 699, anno della sua morte, a seguito di una apparizione in sogno. La Leggenda è riportata in una pergamena del XII secolo e, pertanto, il toponimo utilizzato per indicare il paese è quello in uso al tempo della narrazione e non al tempo dei fatti narrati.

Nell’Alto Medioevo, infatti, il toponimo si trova come Rasino (o Resino) in un atto dell’anno 848 di donazione della Chiesa di Santa Maria e altri beni da parte del Principe Radalgiso alla Badia Sofiana di Benevento, e come Rechino in una bolla di Papa Gregorio VII che nel 1084 conferma la donazione.

Solo in un documento di Girardus de Marchia del 1122, costruito ormai il castello normanno, il toponimo diventa “Castello (nostro) Regino”.
 


Sicuramente già costituita nell’anno 1000 questa comunità risulta menzionata nell’atto di fondazione di Fragneto Rapinella. 

Le ulteriori vicende che segnano i passaggi di proprietà del feudo, sono difficili da seguire.

Sappiamo tuttavia che a seguito della morte senza eredi dell’ultimo feudatario della famiglia Suz, il feudo torna di diretto possedimento reale e viene donato da Roberto D’Angiò a Carlo e Margherita di Durazzo.

E’ così che nel 1381 -mentre è in corso una lotta di successione nel Regno di Napoli e Margherita per sottrarre i figli Ladislao e Giovanna ai pericoli connessi, si è rifugiata nel suo feudo di Morcone-  nel mese di Luglio, venne anche a Reino, dove conferì i privilegi abbadiali e l’uso delle insegne alla chiesa di Santa Maria “in gruttis”, allora Chiesa Madre.

In epoca dinastica angioina qualche pagina della storia coinciderà con quelle di Pesco Monteleone, di Fragneto Rapinella, di Casaldianni e di Macchia Saracena...

Giovanna II Durazzo d’Angiò (1371-1435), che succede al fratello Ladislao nel 1414, concederà il feudo a Luigi Pagano di Salerno; lo stesso sarà poi tolto alla famiglia Pagano perché Nicola che lo aveva ereditato nel 1475- si schiera contro il Re nella congiura dei Baroni (1485-6), e Ferdinando II venderà, nel 1495, il feudo di Reino a Tommaso Carafa; La famiglia Carafa terrà il feudo per tutto il 1500 e fino al 1614. 
 


Nel 1614 Fabrizio Carafa lo venderà a Giovanni Geronimo Nani di Savona per 33.000 ducati. Suo nipote Giovan Battista, ereditiere, su istanza dei suoi creditori, sarà costretto a cedere il feudo, per il quale sarà redatto un “Apprezzo” (che costituisce un documento di straordinario valore) da parte del Tabulario Nicola Maione per ordine del Vicerè Spagnolo Nicola D’Alcalà. Il feudo di Reino sarà quindi acquistato dal nuovo feudatario Nicola Maria Di Somma, Principe di Colle.

Reino resterà possesso dei Somma fino alla soppressione della feudalità.

Dal 1816 al 1860, Reino fece parte del contado del Molise dopo aver fatto parte prima dell’Abbazia di Santa Sofia e poi del Principato Ultra.

Nel 1861 divenne parte integrante della nuova provincia di Benevento, prima provincia del nuovo Regno d’Italia.


 


 

IL TERRITORIO


Reino è un comune della Campania, in provincia di Benevento, da cui dista 31 Km. Il centro urbano sorge a circa 450 metri di altitudine nella valle del torrente Reinello. Ha una forma stretta ed allungata in direzione nord- sud ed un ‘estensione di 23,59 Kmq. Confina con i comuni di Circello, Fragneto L’Abate, Pesco Sannita, San Marco dei Cavoti, Colle Sannita e fa parte del territorio della Comunità Montana “ Alto Tammaro”.
 

Il territorio comunale di Reino si estende lungo una dorsale a carattere collinare delimitata ad ovest dal Fosso Chiusulano, ad est dal torrente Reinello e a sud–ovest dal Fiume Tammaro; a nord è da menzionare la particolarità dell’isola amministrativa di Padulo Piano.


 

COME RAGGIUNGERCI

Da Benevento percorrendo la SS 212 proseguendo per Pietrelcina - Pesco Sannita - Reino; oppure transitando lungo la superstrada BN – CB deviando all’uscita di Fragneto Manforte e proseguendo per Fragneto l’Abate dal quale dista 5 Km.
 

Da Campobasso e da Foggia è, inoltre, raggiungibile percorrendo la Fondovalle Tappino proseguendo per Riccia- Colle Sannita – Reino;


 

Foto storia

      COMUNE DI REINO

      Piazza Memartini, 1
      REINO (BN)

      Codice Istat062056
      Codice CatastaleH227

Distanza dal capoluogo: 28 Km
Anagrafe e Statistica:
Densità abitativa57,63 abitanti per chilometro quadrato.
Popolazione al 1991: 1.370 abitanti
Popolazione al 2021: 1.128 abitanti
Variazione percentuale: -0,82%.
Famiglie: 561.
Media per nucleo familiare: 2,42 componenti
Superficie territoriale: 23,6 Kmq
Altitudine minima: 284 metri slm
Altitudine massima: 700 metri slm
Denominazione abitanti: Reinesi
Santo Patrono: SANT'ANTONIO
CAP: 82020
Prefisso telefonico: 0824
Parrocchia: Maria SS. Annunziata
Scuole: 2
Farmacie: 1
Uffici Postali: 1


 

Modalità di accesso

Si accede al municipio dal portone principale sito in Piazza Meomartini, 6.

Come arrivare

Piazza Meomartini, 6

Mappa

Costi

L'accesso alla struttura è gratuito.

Orario per il pubblico

Consulta gli orari degli uffici comunali.

Ultimo aggiornamento: 19-06-2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 150 caratteri